I paesaggi terrazzati del Giappone presentano vivono situazioni analoghe a molti altri paesaggi terrazzati del mondo.
Molti sono abbandonati, soprattutto quelli delle aree montuose più marginali, pochi sono gli artigiani che conoscono la tecnica costruttiva della pietra a secco e molti di loro hanno più di 80 anni, poche sono le occasioni di trasferimento dei saperi tradizionali tra le generazioni anziane e quelle giovani.
Come risultato, là dove i muri crollano, l’unica soluzione praticata dalle amministrazioni locali è quella di ricostruirli in cemento, recidendo così ogni possibilità di valorizzazione coerente dei paesaggi terrazzati, in termini di conoscenze e produzioni.
Da alcuni anni l’Università di Tokushima ha attivato un piccolo gruppo di lavoro – seguito da Junko Sanada e Reo Kaneko (entrambi hanno partecipato al 3° incontro mondiale dei paesaggi terrazzati svoltosi in Italia nel 2016 scegliendo la sede tematica delle tecniche costruttive tradizionali in pietra a secco) – dedicato in modo specifico alla ricerca e alla riattivazione di queste conoscenze.
Si tratta di un lavoro pratico e teorico in cui vengono coinvolti gli studenti universitari e gli artigiani privilegiando la scelta ricostruzione di muri in pietra a secco in aree agricole di diverse parti del Giappone, ancora coltivate.
Gli ottimi risultati costruttivi hanno messo in moto un volano virtuoso: molte sono le persone locali che ora si riferiscono al gruppo di lavoro dell’Università per avere buoni consigli su come meglio operare e imparare la tecnica costruttiva della pietra a secco.
La mappa del Giappone qui sotto riportata evidenzia le aree di intervento, suddividendole in 4 tipologie diverse:
marrone: Workshop aperto a tutti
verde: Workshop per studenti universitari
arancione: Workshop su invito
blu: Workshop per le imprese