Il mio interesse per i terrazzamenti in genere e in Brianza in particolare, trae origine dalla sensazione di stare osservando manufatti dei nostri antichi progenitori, emozione questa molto più intensa di quanto si possa avere, per esempio, guardando una casa antica, dove più generazioni sono intervenute, privando così la costruzione della “purezza” originale.
Inoltre, e’ interessante notare come la popolazione autoctona, avvezza sin dalla nascita a vivere in un paesaggio terrazzato che ha perso la destinazione originaria, sollecitata da una domanda sull’origine dei terrazzamenti, si esprima con “ci sono da sempre”, come ben fa notare lo straordinario Massimo Angelini nei suoi scritti.
In special modo i terrazzamenti della Brianza, forse risalenti ai Romani, se non addirittura ai Liguri, non essendo piu’ stati oggetto di attenzioni e manutenzioni da parte dei locali per diversi secoli, presentano una forma arrotondata, data dal terreno che e’ scivolato in basso a causa dell’intemperie, che nasconde totalmente l’originario muro a secco.
Un’altra particolarita’, a mio avviso degna di nota, e’ che la quasi totalita’ delle colline brianzole e’ terrazzata sino alla cima, cosa non immediatamente avvertibile, specialmente con la bella stagione, perche’ col tempo sono cresciuti rigogliosi boschi che celano, agli occhi del visitatore meno attento, la struttura artificiale del pendio.
In allegato una fotografia scattata del Colle del Campanone interamente terrazzato.
Fiorenzo Sogni, giornalista, Colle Brianza – LC
